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Jazz al Windsurf World Festival
Il batterista romano Roberto Gatto incanta il pubblico di Mondello

Dopo la frizzante inaugurazione di mercoledì col gruppo di Enzo Randisi, la seconda serata del New Jazz Festival ha ieri offerto al folto pubblico che ha festosamente preso d’assalto il village allestito a Valdesi un tuffo quanto mai tonificante nella grande musica degli anni Settanta. A proporlo è stato il quartetto, per l’occasione denominato, appunto, Seventies, guidato dal noto batterista romano Roberto Gatto e completato dal pianista Danilo Rea, dal bassista Francesco Pugliesi e dal chitarrista Fabio Zeppetella, che del progetto è stato anche l’ispiratore. Come ha ricordato nell’introdurre la serata con la consueta ed inimitabile verve Nick The Nightfly, direttore artistico della rassegna, tutta la scena sonora di oggi deve moltissimo ai fermenti musicali sviluppatisi negli scorsi decenni. In tal senso il concerto dei Seventies è stato esemplare: da “Road Song” di Wes Montgomey a “Red Clay” di Freddie Hubbard, da “U Getsu” di Cedar Walton fino alla beatlesiana “Here, There and Everywhere” della coppia Lennon-McCartney (l’album era Revolver, del 1966), Gatto e compagni si sono fatti apprezzare ed applaudire con sincero entusiasmo per il gustoso e coloratissimo riassunto di memorabilia riletto alla luce di una sensibilità modernissima e di un magistero tecnico che ha reso scintillante la loro interpretazione. Mentre le tendenze sonore più attuali attingono alla musica di ieri attraverso la prassi della commistione con l’elettronica, i campionamenti e stilemi eterodossi come dub, house, hip hop, lounge, drum’n’bass ed altri ancora, i Seventies si muovono, invece, all’interno di un rigoroso linguaggio improvvisativo jazzistico, lo colorano di blues e funky, dosano atmosfere acustiche ed elettriche e lavorano prevalentemente sulla scansione ritmica e sugli arrangiamenti. Dopo la tappa palermitana, Gatto intraprenderà una lunga tournée che lo porterà dapprima in Germania, col pianista Enrico Pieranunzi, e successivamente negli Stati Uniti con un nuovo gruppo del quale fa parte anche il trombettista Enrico Rava.

                                            Gigi  Razete