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Windsurf / Comunicato stampa n.19 del 154 Maggio 2005
XX edizione World Festival On The Beach
Palermo Mondello 11-22 maggio 2005
AARON BOTZER, VENTI ANNI DI WORLD FESTIVA ON THE BEACH A MONDELLO TRA
L'AMORE PER IL MARE, LA VELA E NON SOLO
Da vent'anni lo si vede passeggiare per viale
Regina Elena, con quel sorriso bonario, un libro dal titolo
incomprensibile e che legge al contrario, perchè la sua lingua usa un suo
particolare alfabeto e si legge da destra verso sinistra,
Potete
trovarlo mentre passeggia tra le vele multicolore alloggiate su viale
Regina Elena, tra una turba di giovani e giovanissimi impegnati nelle
ultime verifiche dell’attrezzatura o semplicemente a scherzare tra loro.
Potrebbero essere tutti suoi nipoti e lui li guarda con affetto mentre
raggiunge il gazebo della giuria oppure procede con quello sguardo
sornione e pacioso verso la quiete apparente di villa Gregorietti, sede
dell’Albaria, organizzatrice del Campionato del Mondo della classe Mistral.
Un’altra tipica fotografia di questo attempato signore, ormai cementata
nell’immaginario collettivo di chi da anni frequenta da addetto ai lavori
e non l’evento clou del maggio di Mondello, il World Festival on the
Beach, è quella che lo ritrae assorto nella lettura, quasi isolato dal
trambusto che lo circonda, perso in un mondo che ai più potrà sembrare
incomprensibile visto che decifrare anche solo di sfuggita il titolo del
libro che porta sempre con sé ed ama leggere al contrario, ovvero da
sinistra a destra, è quasi, se non del tutto, impossibile… Tranquilli, non
siamo impazziti, ma stiamo solo parlando di Aaron Botzer, giudice di gara
israeliano (la lingua ebraica ha un suo particolare alfabeto che si legge
proprio da destra a sinistra, ecco spiegato l'arcano) e praticamente un
monumento vivente del World Festival on the Beach, visto che a memoria
d’uomo non sembra aver mai disertato una sola edizione di questa
manifestazione che quest’anno compie 20 anni.
”Vengo a Mondello sin dalla prima edizione del World Festival on the Beach
(che inizialmente si chiamava Windsurf World Festival)", conferma Aaron
perfettamente a suo agio nel tram tram quotidiano di viale Regina Elena,
prima che prendano il via le regate di giornata.
Aaron Botzer, praticamente una vela spesa per la vela ed il windsurf.
"Dopo diversi anni ho lasciato l'anno scorso la presidenza della
commissione ISAF per il windsurf, pur restando attualmente nella stessa
come membro", racconta Aaron.
Un momento delicato questo per il futuro delle tavole a vela, dopo la
decisione di passare dal "vecchio" Mistral One Design al nuovo ma ancora
non visto in acqua, perchè prototipo al tempo della scelta, Neil Pryde RS:X.
"Il momento di transizione da una tavola all'altra è sempre delicato. E'
stato così anche quando si passò al Mistral, anche se la tavola già
esisteva in commercio. Personalmente penso che vogliano costruire una
buona tavola e oggi dobbiamo solo aspettare che faccia la sua entrata in
scena".
Aaron Botzer ha iniziato come atleta sul 490, prima di intraprendere una
lunga carriera di giudice internazionale che in qualche modo ha raggiunto
davvero il top quando l'anno scorso Gal Fridman, israeliano come lui, ha
regalato al suo paese la prima medaglia d'oro olimpica di sempre.
"Sono stato io a portare il windsurf in Israele. Il nostro paese si
affaccia sul mare. La sponda orientale del Mediterraneo così come il Mar
Rosso a Eilat sono due posti eccezionali per far crescere e coltivare gli
sport velici ed un giorno ho inziato a raccogliere i ragazzi e ad
introdurli alla disciplina della tavola a vela - spiega Aaron - Vedere
vincere Gal l'anno scorso ad Atene e vedere in una regata organizzata a
Eilat ben 250 ragazzi e ragazze regatare sulla tavola a vela sono davvero
il miglior coronamento possibile del lavoro svolto in tutti questi anni".
Suo figlio Ofer è stato per dieci anni campione israeliano di windsurf e
per cinque volte ha fatto il giro d'Italia su tavola a vela, partendo da
Trieste ed arrivando a Monaco, mentre suo padre Aaron faceva il giudice.
Un momento davvero emozionante di questa esperienza l'intera famiglia
Botzer l'ha vissuto nell'83.
"Eravamo arrivati nei pressi di Roma quando siamo stati ricevuti alla
presenza del Papa, una giornata davvero speciale", prosegue Aaron che in
questi anni ha fatto tantissimo non solo per lo sport ma soprattutto anche
per allentare, attraverso questo veicolo che forse troppo spesso viene
dimenticato, la tensione che i paesi del Medio Oriente oggi vivono.
Si è infatti conclusa appena un mese fa la Med-Red Rally, una regata
organizzata da israeliani, palestinesi ed egiziani che ha portato
cinquanta yacht da Tel Aviv a Eilat sul Mar Rosso passando dal Canale di
Suez e Sharm el Sheikh.
Un segno di grande distensione che dopo il successo di quest'anno verrà
replicato anche il prossimo anno. Ma nella vita di Aaron Botzer ci sono
stati anche molti altri episodi simili che l'anno visto in prima persona
prodigarsi per la pace attraverso lo sport ed in particolare la vela.
"Sono stato invitato a far parte della giuria dal presidente della
federazione di sport velici egiziana che è un mio grande amico, mentre
quattro anni fa ad Aqaba abbiamo coinvolto anche il team giordano con in
testa il fratello del re - racconta Aaron - Purtroppo ancora il movimento
velico in questi paesi non è molto strutturato ed è un peccato perchè in
particolare il Mar Rosso potrebbe offrire condizioni eccezionali per tutte
le classi veliche. Purtroppo sul Sinai ci sono tanti turisti ma pochi
centri di avviamento come per esempio l'Albaria. Potenzialmente si
potrebbero organizzare tanti eventi insieme con gli atleti israeliani dove
oggi la cultura della vele si è fortemente radicata".
E da quando Aaron Botzer iniziò a mandare in acqua inizialmente i militari
dell'aeronautica e della marina israeliana fino alla medaglia d'oro di Gal
Fridman di tempo sembra esserne passato tanto, eppure in pochi anni oggi
Israele si propone come un team di tutto rispetto sul palcoscenico
mondiale.
"Qui abbiamo diversi in giovani di grande avvenire. Anche i miei nipoti in
estate saranno impegnati presto a Gdynia in Polonia in una competizione
internazionale a Gdnynia sugli optimist" conclude sorridendo Aaron Botzer.
Bisogna riunirsi con gli altri giudici, c'è qualche protesta da verficare,
occorre prepararsi ad una nuova giornata di prove, mentre i giovani Nimrod
Mashiah, Shahar Tsuberi, i Gal Fridman del futuro così come Mayaan
Davidovich insieme con le più esperte Lee Korzits e Shiri Ron controllano
l'attrezzatura prima del segnale di partenza.
Per Aaron Botzer, ormai di casa a Mondello, questa è oggi la piacevole
routine quotidiana da vent'anni a questa parte di un uomo che ama il mare,
la vela e non solo.
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